A SPASSO TRA LE MALGHE DEL BRENTA
La strada per arrivare fin qui dall’hotel richiede circa un’oretta di macchina ma ne vale davvero la pena. Preparato lo zaino con crema solare, qualche cosa da sgranocchiare e dell’acqua per me e per Whisky (lungo il sentiero non ci sono fiumiciattoli o ruscelli dove il cane possa dissetarsi), partiamo alla volta di Cunevo. Arrivati in paese si imbocca in salita via Sabboniare e si seguono le indicazioni per Malga Arza, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta. La strada dal paese al parcheggio, situato poco prima della Malga, è di per sé un’avventura.
Da Malga Arza (1507m) seguiamo il sentiero SAT 330 che lungo una strada serrata prima e sentiero poi, raggiunge in salita Malga Termoncello (1856m). Lungo il percorso larici nodosi e fiori selvatici rendono ancora più interessante la camminata.
Noi non abbiamo tanto tempo perché devo rientrare al lavoro e quindi ci avventuriamo solo fino al Passo Termoncello poco distante ma, avendo tutta la giornata a disposizione si potrebbe raggiugere da qui il Lago di Tovel, passando anche per Malga Flavona. I verdi pascoli che circondano la Malga sono un’oasi di relax e in lontananza si può ammirare tutto il gruppo del Catinaccio.
Dopo una breve sosta al sole, seguiamo il segnavia SAT 339, procedendo in discesa verso Malga Loverdina, che domina la Piana Rotaliana e troviamo affollata da un gruppo di escursionisti saliti per passare la notte nel bivacco, approfittando anche della comoda cucina. Prima di riprendere la via del rientro lungo il sentiero SAT 370 alla volta di Malga Arza, giriamo attorno alla Malga e imbocchiamo per un breve tratto un altro sentiero fino a godere di una fantastica vista del Brenta.
Il sentiero del rientro si trasforma in strada sterrata che ci riporta a Malga Arza dove Whisky, tra l’impaurito e l’incuriosito si avvicina titubante alle mucche che, coi loro campanacci e muggiti riempiono l’altrimenti silenziosa piana della Malga.